il problema è che tra questi c’è anche della gente a cui voglio del bene.
son partito con lo studio nuovo e anche se non ho scelto un momento storico propizio all’apertura di una nuova attività sta andando bene.
sono un po’ incarognito perchè quasi tutte le volte che i clienti mi chiedono dei preventivi poi mi sento dire che chiedo troppi soldi mentre invece a me sembra che sto chiedendo i soldi giusti e poi mi sento anche dire guarda che fotografi come te ne arrivano due a settimana certo magari non bravi come te ma chiedono meno e quindi i prezzi si abbassano per tutti.
e ad andare avanti così per dei mesi io ve lo assicuro le manie di persecuzione vengono a chiunque.
ora, lasciamo per un attimo perdere certi colleghi fotografi professionisti, quelli meno bravi di me, che vanno in giro con le braghe calate pur di lavorare, poi con loro me al vedo io, non preoccupatevi prima o poi chiuderanno bottega sommersi dai debiti e dalle loro orribili foto.
vorrei analizzare per un attimo un’altra problematica. c’è in giro un sacco di gente che fa il suo bel lavoro stipendiato che con la fotografia non c’entra nulla, un lavoro normale qualsiasi, o che sta a casa mantenuto da mamma e papà, o quel che è, che va in giro a far lavoretti. reportage, ritratti, matrimoni, fotografie per le agenzie pubblicitarie addirittura. gente brava a fotografare, mica per forza dei brocchi. gente che si è sbattuta per imparare a far delle foto come si deve e a forza di provarci i risultati si vedono anche.
solo, c’è un fatto, non è che esser bravi a fotografare sia sufficiente per poter dire di essere fotografi.
è successo che da alcuni anni si sta un pochino abusando della parola fotografo. si dovrebbe dire fotografo come si dice avvocato, chirurgo, professore di fisica quantistica, panettiere, netturbino, idraulico, cuoco. il fotografo in quanto tale, anche se può sembrare fastidioso, è una figura professionale.
mi spiego, potete leggere tantissimi libri di anatomia, potete comprare anche delle attrezzature costose, tipo un camice verde, bisturi, ago e filo, potete fare anche molta pratica nella cantina di casa vostra, ma questo non farà di voi dei chirurghi. va da sè che se avete comprato una macchina fotografica da qualsiasimila euro, questo non basta a fare di voi dei fotografi. anche se le vostre fotografie sono belle e piacciono a tutti. ieri sera, vi faccio altri esempi così capite, ho detto una cosa molto intelligente e profonda mentre bevevo delle birre al bar, e la gente al tavolo ha molto apprezzato il mio pensiero. ma continuo a non essere un filosofo.
mi avvio a concludere, se no poi sembra solo il lamento di un pazzo. se volete fare i fotografi, se volete dire che siete dei fotografi, se volete farvi pagare dei soldini per le vostre fotografie, nessuno ve lo impedisce. a me personalmete fa anche piacere confrontarmi con dei colleghi bravi, mi stimola a fare sempre meglio. solo, abbiate la dignità e il coraggio di lasciare il vostro lavoro fisso con lo stipendio fisso, la tredicesima, le ferie pagate, le malattie pagate ed entrate a piedi pari nel grande mondo della fotografia professionale. che è fatto di attrezzature da comprare e da aggiornare e da riparare quando si rompono, di studi fotografici da allestire, di affitti, di mutui, di leasing, di fatture, di partite iva, di pagamenti a novanta giorni, di dichiarazioni dei redditi, di studi di settore, di tasse da pagare, di anticipi inps, di arrivare a fine mese coi soldini guadagnati fotografando. e poi voglio vedere se i soldini che chiederete per fare i vostri lavoretti cominceranno ad essere un po’ di più, non la miseria che chiedete adesso pur di togliervi lo sfizio di dire a voi stessi che siete fotografi.
se non ve la sentite, posso capirlo. continuate a godervi la tredicesima e usate la vostra attrezzatura per scattare tutte le fotografie che volete, ma vi prego non mettetevi a venderle. e fatevi entrare in testa che non c’è nulla di vergognoso nel definirvi fotoamatori.
grazie.