pirpì piripì piripì pt.II
questa mattina alle sei e quaranta puntuale come sempre tranne quando mi rapiscono gi alieni è partita la radiosveglia, alla radio stavano passando una canzone era whole lotta love dei led zeppelin. solo, non erano i led zeppelin che suonavano.
la voce l’ho riconosciuta subito era quella di chris cornell. e mentre ero lì che mi svegliavo pensavo questo qui secondo me è chris cornell cavoli che voce è proprio bravo. poi è partito l’assolo di chitarra, ero ancora lì che mi ribaltavo nel letto, orcocane che brutto assolo di chitarra. peccato se no whole lotta love dei led zeppelin rifatta da chris cornell sarebbe stata una roba proprio bella. mi son tirato su dal letto, ho acceso il computer mentre mi infilavo un paio di braghe, sono andato a cercare su google chris cornell whole lotta love. che se chris cornell ha fatto un disco nuovo e io non ne so niente è anche il caso che mi affretto a comprarlo. e invece ho scoperto che questa versione di whole lotta love dei led zeppelin è un brano suonato da carlos santana e contenuto in un disco di carlos santana che si chiama guitar heaven: the greatest guitar classics of all time, mentre chris cornell è ospite di carlos santana e canta. che lo sanno tutti, magari non lo sanno tutti, carlos santana è un chitarrista ma non è capace di cantare, quando fa i dischi invita i cantanti famosi a cantare sulle sue canzoni.
ecco spiegato perchè l’assolo di chitarra mi è sembrato immediatamente orribile. che a differenza di chris cornell, che anche se si mette a cantare giro giro tondo mi piace comunque da matti, carlos santana io non l’ho mai sopportato. quindi il disco di carlos santana, anche se c’è dentro ospite chris cornell, col cavolo che lo compro.
mi sono appena reso conto che ho detto un po’ una bugia, chris cornell ha avuto recentemente uno scivolone stilstico mica da ridere ha fatto un disco con uno che si chiama timbaland si chiama scream, il disco, una roba di pop elettronico veramente inascoltabile. quindi il discorso su chris cornell che canta giro giro tondo funziona fin là.
comunque.
tutta questa storia per dire che una soddisfazione personale l’ho avuta, da questa faccenda. che certe volte mi vien da chiedermi quanto il mio senso critico derivi da dei preconcetti miei, da una durezza mentale. che mi dispiacerebbe scoprire che se uno che mi sta sulle balle fa una roba meritevole poi la considero una merda a priori solo perchè quello lì mi sta sulle balle, senza esser capace di valutare il suo gesto artistico in maniera oggetiva.
e invece ora ho una prova tangibile che del mio senso critico posso ancora abbastanza fidarmi. tutto qui.
Rispondi