inaugurazione.
allora, ieri ho aperto questo blog, tutte le cose che ci son da leggere prima di questa sono vecchie, le ho travasate, questa è la prima cosa nuova che scrivo infilandola qui.
e va bene.
allora, ieri l’inaugurazione, ho guardato le statistiche, centosei visite e un commento.
questo commento lo ha fatto la mia amica viviana, che le voglio molto bene per me è una persona di una certa importanza, son contento che il primo commento lo abbia fatto lei, che sia venuta a farmi visita. è andata a leggersi una cosa mia vecchia dove dicevo che avevo una specie di paranoia strana che magari sono un deficiente. quella cosa lì in realtà l’ho scritta tanti anni fa, nella versione originale non dicevo un deficiente, dicevo un mongoloide, poi mi pareva brutto scriver mongoloide che è una parola anche un po’ offensiva, in seconda battuta l’avevo cambiata con deficiente.
dicevo che avevo questa piccola paranoia, che c’era la possibilità che io sono un deficiente, che in quanto deficiente non mi rendo conto di essere un deficiente e che la gente che mi sta intorno mi vuol bene e mi tiene in considerazione come si vuol bene e si tiene in considerazione un deficiente. o un mongoloide, insomma. ma mongoloide è una parola brutta.
adesso l’ho fatta breve, questa faccenda, in quello scritto la spiegavo un po’ meglio. allora, la mia amica viviana ieri è capitata da queste parti, ha letto, mi ha scritto un commento mi ha detto oh, guarda che questa cosa si chiama disturbo ossessivo compulsivo, del tipo ossessioni pure, forse addirittura disturbo ossessivo compulsivo da relazione.
che quando ho letto questo commento lì per lì ho detto ma dai, chi se l’aspettava, a me sembrava una piccola paranoia anche un po’ divertente, e invece salta fuori che è una di quelle robe che ci fanno su i film thriller dell’orrore.
poi questa notte ero lì che pensavo alle tasse da pagare, non riuscivo a dormire, appena ho smesso di pensare alle tasse da pagare mi è tornato in mente il commento della mia amica viviana. e ho continuato a non riuscire a dormire.
ho pensato che viviana ha dato un nome e un cognome a una roba che fino a ieri per me era solo una stramberia mia mentale. voglio dire, per un certo periodo avevo fatto un pensiero un po’ scemo, fuori dal canone dei pensieri ordinari intendo, e poi lo avevo messo da parte. ora, dargli un nome mi ha fatto un certo effetto. che mi son chiesto che peso possa avere nella vita di una persona dare un nome scientifico alle sue piccole ossessioni.
faccio per dire, se ti infastidisci quando vedi qualcuno che tiene il frigorifero aperto per più di dieci secondi, magari è perchè tua mamma ti tirava dei gran scappellotti quando eri piccolo e ti piantavi mezz’ora davanti al frigo aperto indeciso se tirar fuori il latte o il succhino di frutta e dal frigo usciva tutto il freddo. oppure se ti irriti a veder le robe in disordine nell’armadio è perchè da sempre il tuo lavoro esige molto ordine mentale e ormai il tuo cervello funziona così anche a casa. insomma, ti conosci, sai che sei fatto così, ci convivi e magari ci convivono bene anche le persone che hai intorno.
poi invece un bel giorno arriva uno, ti guarda, ti dice caro mio tu sei affetto da una forma embrionale di sindrome autistica.
mi son chiesto, da quel momento lì cambia qualcosa o no?
in effetti, se fino a quel momento hai vissuto serenamente in compagnia delle tue piccole paturnie, non dovrebbe cambiare nulla.
eppure, ho l’impressione che da quel momento in poi farai una gran fatica a gardarti allo specchio allo stesso modo.
finché nel frigo aperto non ci infili tua madre fatta a tocchi, stai sereno..
17 ottobre 2009 alle 11:10 am
concordo
22 ottobre 2009 alle 1:27 PM