la ruota del criceto.

chi fa lavori più o meno creativi, tipo il mio, viene periodicamente contattato per contribuire con la sua professionalità ad attività collaterali non retribuite. quelle piccole medie grandi cose a budget zero che si fanno per l’ente, l’associazione, la onlus, il privato quel che è.
certe volte si dice no guarda non ce la faccio non ne ho il tempo, il più delle volte si dice va bene dai facciamolo conta su di me.
si accetta per vari motivi. amicizia, vanagloria, masturbazione, speranza in un ritorno pubblicitario, voglia di cimentarsi in qualcosa di diverso dalle solite attività lavorative quotidiane, così, per semplice passione.
ora, è un fatto che troppo spesso, non sempre ma troppo spesso quello sì, mi trovo a dovermi confrontare con la maleducazione della gente che usufruisce in maniera gratisdata dei miei servigi.
nessuno pretende tappeti rossi dopo aver fatto della beneficienza, non sono necessari, ma una giusta considerazione è sicuramente gradita.
e non posso nemmeno cavarmela dicendo che chiudo la fatebenefratelli e di lavorar gratis non se ne parlerà mai più. perchè mi conosco e so bene che succederà ancora e ancora e ancora.
che due palle.

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