premonizione.

come scriveva uno che conosco bene, ci son delle volte, sembra di vivere in un videogioco.
che siam sempre qui a ripetere lo stesso livello del videogioco sperando di arrivare al successivo.

chi ha passato mezza infanzia appiccicato al commodore sessantaquattro sa di cosa sto parlando.

i videogiochi delle ultime generazioni, non lo so se ci sono ancora i livelli da superare, è un mondo che non frequento, le pleistescion, le icsbox, le uiii, non ne so più niente.

e allora succede che nei rapporti con la gente sembra sempre di dover ripetere le stesse cose, le stesse frasi. sempre uguali tutte le volte. arrivati a una certa età intendo.
che all’inizio era sempre tutto nuovo, le prime volte che ti capitava di aver a che fare con qualcuno.
va bene, qualcuna.
poi arriva il processo di merdizzazione interiore. a forza di vederne di tutti i colori ma sempre alla stessa maniera, ti spacchi i maroni, non c’è scampo.
e allora andando avanti memorizzi gli errori fatti, poi non li fai più.
che a ripetere sempre gli stessi livelli del videogioco, arrivi a trent’anni che ormai sai già cosa devi dire, sai già come devi comportarti. le tecniche di seduzione.
arrivato a un certo punto, ormai sei un esperto, va a finire che quattro volte su cinque combini.
ti accorgi che non è poi così difficile, con un minimo di impegno ce la fai.

solo, cosa vuoi farci, perdi qualcosa per strada. ci perdi gusto. passare al livello successivo non ti porta più nessuna emozione.

ci pensavo un po’ di tempo fa, questo è un altro discorso, non c’entra coi rapporti di coppia, però pensavo che l’emozione da palcoscenico, i primi concerti mi cagavo sotto, mi venivano delle emozioni fortissime prima di montare su un palco a suonare. la prima volta che dovevo suonare davanti a quattromila persone, mi è capitato una volta a una festa dei licei a fine anno scolastico che suonavamo da headliner, una roba da matti, a pensarci. poi a forza di suonare in giro quell’emozione non l’ho sentita più. anche suonare davanti alla gente diventa una cosa normale, basta brividi, basta coi dieci giri al cesso a pisciare prima che sia ora di cominciare. ordinaria amministrazione, come si suol dire.

non ci si può credere quanto mi manca l’emozione dei primi concerti.

coi rapporti umani, di coppia, da un certo punto in poi, la stessa identica cosa.

non che mi scappasse da pisciare dieci volte prima di svalvolare per una donna. però, insomma, ci siam capiti.

Una Risposta

  1. Pingback: game over. « aurelio tushio toscano

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