il segno di una resa invincibile pt. V
venerdì ero a fotografare un matrimonio, che io i matrimoni cerco di fotografarne il meno possibile, preferisco far dell’altro, fotografo solo i matrimoni degli amici quando me lo chiedono.
comunque ero lì, ad un certo punto ero seduto a mangiar qualcosa tra una foto e l’altra, c’era una ragazza sembrava lina wertmuller se non avete presente chi è andate a cercare su google la trovate subito, lina wertmuller come è fatta. e questa ragazza, oltre che assomigliare a lina wertmuller, era anche priva delle sopracciglia ce le aveva disegnate con la matita verde.
questa ragazza che assomigliava a lina wertmuller con le sopracciglia verdi eravam seduti allo stesso tavolo ad un certo punto mi guarda mi dice beh, ma lo sai che sei strano?
eh?
sì sei proprio strano.
ah, bene.
e ho continuato a mangiare la mia tagliata d’anatra su letto di rucola. che ho anche pensato ma guarda un po’ sta tipa che sembra lina wertmuller con le sopracciglia verdi che ha il becco di dirmi che son strano mentre son qui che mi faccio gli affari miei nemmeno stavo parlando cosa avrà mai da pensare che son strano.
poi questa sera son tornato a casa dal lavoro, sono passato dalla cucina, c’erano i piatti di ieri a pranzo ancora sporchi nel lavello.
e io, a guardare i piatti sporchi nel lavello ho pensato subito eh, meno male.
son stato contento di trovare i piatti ancora sporchi nel lavello. mi son messo a lavarli tutto giulivo. fischiettavo, addirittura.
che a guardarmi da fuori, chiunque avrebbe pensato ebbè, cos’avrà mai da esser contento di trovare i piatti sporchi nel lavello? a guardarmi da fuori più o meno chiunque avrebbe pensato che son ben strano ad esser contento di trovare dei piatti sporchi nel lavello quando torno a casa dal lavoro.
allora, mi sa che aveva ragione lina wertmuller, venerdì, a dirmi che son strano.
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