cominciamo bene.
la prima morosa che limonavamo l’ho avuta in terza media.
ne ho avute anche prima, ma non limonavamo non le ho mai considerate vere morose quindi la prima morosa vera è stata lei.
abitava un po’ lontano e non uscivamo insieme però al sabato andavo a prenderla a scuola poi andavamo alla stazione delle corriere aspettavamo che arrivasse la sua. stavamo in disparte. limonavamo, appunto. odorava sempre un po’ di sudore. era estate, lei al sabato aveva l’ora di educazione fisica.
erano gli anni novanta era il periodo che non lo so se si usa ancora, che è da un po’ che non frequento ragazze delle medie, che avevamo il diario e il diario andava riempito di cagate. tipo le dediche.
come la barca lascia la scia io ti lascio la firma mia, per esempio.
e allora, niente, un sabato che eravamo lì a limonare mi ha chiesto se le davo il mio diario, così mi faceva le dediche. gliel’ho dato, me lo ha restituito la settimana dopo.
quando poi son tornato a casa mi son messo a sfogliare il mio diario, a veder che dediche mi aveva scritto, ho trovato due pagine con delle chiazze di bianchetto. non lo so come si chiama tecnicamente, c’erano questi barattolini col tappo e il pennellino pieni di una vernice bianca, serviva per passare il bianco sugli errori quando si scriveva a biro, passavi il bianco poi quando si asciugava ci potevi scrivere sopra. e non lo so se questi strumenti tecnologici allora molto in voga si usano ancora oggi, nelle scuole.
mi è venuta la curiosità di vedere cosa aveva dovuto correggere di così grosso, eran delle chiazze di bianchetto belle grandi, pensavo delle dediche che non le eran venute molto bene. e allora cosa ho fatto, mi son messo in controluce davanti a una finestra son riuscito a vedere cosa c’era sotto il bianchetto, due note.
le note sul diario non lo so se si usano ancora oggi, nel sistema scolastico, le note son quando il professore gli girano i cinque minuti ti scrive sul diario che non hai fatto i compiti, o che disturbi in classe, quelle cose lì, e poi devi farle firmare ai genitori.
insomma, quella settimana la mia morosa aveva preso due note, se le era fatte scrivere sul mio diario, poi le aveva cancellate per non far brutta figura.
ci son rimasto malissimo, che mi son sentito usato, la settimana dopo l’ho lasciata.
ed è stato con la mia prima morosa che mi è venuto il sospetto che da lì in avanti con le donne sarebbe stato sempre tutto un gran casino.