firulì firulà.
questa mattina è festa ma lavoro lo stesso che non c’è tempo da perdere per realizzare i mirabolanti progetti che ho in testa, stare a casa a far niente non si può.
non c’era in giro nessuno in questo mattino di festività tutto deserto ho parcheggiato la macchina in centro vicino la stazione.
e mentre stavo camminando verso l’ufficio mi ha preso tutto un buonumore strano inaspettato, che ultimamente ho anche poco da stare allegro, ero contento mi son messo a cantare una canzone che mi è venuta in mente, ma non cantavo piano, son partito a cantare con voce tonante
gli anni settanta/avrei lasciato tutto per seguire un corso di campana tibetana/con il mio cane e l’amaca.
un testo e musica di samuele bersani liberamente tratto dall’album freak del 1994.
e niente, stavo cantando questa cosa, molto forte, mi son girato un attimo per guardar la strada prima di attraversare c’era una suora che mi stava passando vicino mi ha guardato è scoppiata a ridere.
lì così per non far brutta figura ho tirato dritto, che avrei anche continuato a cantare tutto il resto della canzone. solo, non mi ricordavo il testo come continuava, sono andato avanti a cantare con la mia voce tonante piru piru piru pereppè firulì firulà e ho attraversato la strada.
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