ancora sull’evoluzionismo e la sopravvivenza.

ieri sera sono andato con ginevra a sentire erri de luca e gianmaria testa che facevano un reading.
che non si può mica sempre andare in giro a far casino, ogni tanto ce vole pure ‘n po’ de curtura.
allora, questo reading, lo facevano nel prato di una villa, un bel posto, ad un certo punto due tuoni quattro fulmini comincia a piovigginare. la gente, che era poi tanta, chi apre gli ombrelli, chi si copre la testa con le giacchette, chi stoica prende l’acqua senza batter ciglio, chi va via.
io e ginevra eravamo in prima fila su queste seggiole di plastica, attaccate una all’altra con le fascette da elettricista, facevam gli stoici.
de luca e testa vanno avanti, che loro sono al coperto. ad un certo punto sale una sul palco, la protezione civile vuole che si sospenda lo spettacolo, per motivi di sicurezza, che se smette di piovere poi si ricomincia.

quando ha cominciato a piovere, io e ginevra gli ombrelli mica ce li avevamo, io sono un cavaliere, le ho detto vuoi metterti sulla testa la mia giacca? no figurati. che pure lei in passato ha fatto gli scout, di acqua nella vita ne ha presa a litri e litri, quattro gocce mica la spaventano. poi piove un po’ più forte, il mio istinto di sopravvivenza si sveglia per un attimo, prendo l’accendino dalla tasca, sfruttando il principio della leva libero le nostre due seggiole dalle fascette da elettricista tra gli sguardi stupiti della gente intorno. prendiam su e andiamo a metterci a lato del palco, che c’è un bell’albero grande, sotto l’albero non piove, il palco lo vediam bene lo stesso. altra gente segue l’esempio, ci ritroviamo sotto l’albero in un po’.

poi appunto sospendono lo spettacolo, arriva lì uno della protezione civile ci dice oh, durante un temporale sarebbe meglio non stare sotto gli alberi, che se arriva un fulmine saltate tutti per aria, andate via di qua.
una signora anziana lì vicino a me lo guarda, gli dice beh, senta, meglio morire fulminati che bagnati, ci si mette meno, è indolore.

siam rimasti poi lì sotto l’albero, sprezzanti del pericolo. dopo un po’ ha smesso di piovere, lo spettacolo è ripreso.

senza nulla togliere ai due vecchi matti sul palco, che son meritevoli, quella signora lì è stata la cosa più bella di tutta la serata.

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