a spasso.
questa mattina ero un po’ da solo non avevo cose da fare, che domani finiscono le mie vacanze e ricomincia la vita incasinata, mi son tirato su ho fatto un po’ di esercizio. tipo degli addominali, delle flessioni, che io sono due mesi che ho un maldischiena che non mi lascia mai, credo sia una roba di muscoli, e allora è meglio se provo a fare un po’ di movimento. poi ho portato la ozzy a fare un giro nei vigneti dietro casa, che sta cominciando a invecchiare pure lei, non ha maldischiena, lei, ha credo l’artrite, le passeggiate lunghe poveretta non riesce più a farle. poi ho riportato la ozzy a casa e son partito sono andato al lago morto ho lasciato lì la macchina e ho iniziato a farmi il giro del lago. solo che quasi subito all’inizio del giro ho pensato che potevo prendere a sinistra sul bivio e andare su per una strada sterrata molto in salita che porta a un borgo più in alto che si chiama caloniche di sotto. che sarà anche di sotto, ma sta in alto, arrivarci a piedi a passo veloce salendo per quella strada non è una roba da niente. poi sono andato dritto sono arrivato su in cima al fadalto. da lì ho preso la strada asfaltata per tornare al lago.
solo, fare la strada asfaltata con le macchine e le moto che ti passano vicino, alla prima strada sterrata che ho visto mi sono infilato dentro per andar giù verso il lago.
tutta questa dovizia di particolari è per far capire dove stavo a chi legge e che è qua della zona. per gli altri, sono andato a farmi una passeggiata, sono andato su, e poi son tornato giù, tutto qui.
dicevo, appena mi sono infilato in questa strada sterrata che abbandonava la strada asfaltata, da una casa di un borgo che c’era lì appena iniziata questa strada sterrata è spuntato fuori un cane. un lupo vecchio col pelo marrone. mi è venuto dietro, si è fermato per farsi dare una grattata sul muso e poi è partito davanti a me. è andato avanti un pezzetto e si è fermato per aspettarmi. continuava a girarsi per veder se lo seguivo. e io gli sono andato dietro. e lui avanti a trotterellare un pezzetto, sempre girandosi a guardarmi e poi si fermava ad aspettarmi. e io dietro. che tra l’altro questa strada sterrata io l’avevo presa a caso, non l’avevo mai fatta prima. immaginavo che riportasse verso il lago, che il lago era appunto lì sotto non molto lontano, ma stavo proprio andando a caso.
e questo lupo marrone avanti a me che andava avanti un pezzetto e poi mi aspettava. ad un certo punto c’era un bivio, che da questa strada sterrata partiva sulla destra un altro sentiero più piccolo in discesa. mi ha aspettato al bivio e quando l’ho raggiunto è ripartito per questo sentiero. e io dietro. e a quel punto avevo anche iniziato a parlargli come parlo alla ozzy. quando si allontanava un po’ di più gli dicevo oh aspettami. e adesso da che parte? vai vai ci sono vai pure avanti. così.
e avremo camminato tre quarti d’ora alla fine siamo effettivamente arrivati al lago morto, sulla sponda a nord, dove c’è un altro borgo piccolo. lo abbiamo attraversato, da una casa è spuntato fuori un ragazzo mi ha chiesto è suo quel cane?
no. ma mi sta chiedendo di seguirlo da un pezzo, avremo fatto quattro chilometri ormai, son curioso di veder dove mi porta.
e poi in effetti siamo arrivati dall’altra parte del lago, quella più frequentata dalla gente, che c’è anche un chiosco. e io avevo questo lupo marrone che mi precedeva e girava intorno. al chiosco ho preso un panino e una birra, mi ero portato dietro anche un libro da leggere, un libro piccolo che sta in tasca, mi son seduto un po’ in disparte a leggere una trentina di pagine del libro e questo lupo si è sdraiato sui miei piedi. e siam stati lì un’altra mezzoretta insieme. io a leggere a bere una birra e mangiare mezzo panino fumare una sigaretta e guardare il lago, il lupo a dormirmi un po’ sui piedi a mangiare mezzo panino e a guardare il lago.
e dopo dovevo andare via gli ho detto ciao lupo, grazie per la passeggiata. lui mi ha guardato si è messo un po’ in parte sul prato, ha fatto la cacca e se ne è andato via.